All’Europa spetta la costruzione del Nuovo Mondo. Nell’Europa il sogno di Alessandro. All’Europa la costruzione di un dialogo globale con cui Socrate pensava si dovesse arrivare criticamente alla verità con un processo interattivo ed infinito. All’Europa la strutturazione di un mondo emergente con nuovi rapporti, nuove strategie, nuovi equilibri. La vecchianuova Europa potrebbe essere l’ago della bilancia politicoeconomicosocialeculturale. Una sfida da lanciare al mondo occidentale e orientale potenziati dallo strumento del dialogo che, partendo da una volontà allargata, potrebbe costruire una πόλις di ampio respiro.
Con quale lingua? Non certo una lingua che declina le sue regole ma una lingua relazionale come capacità d’investimento sull’altro e come capacità di risposta. Che saprà accogliere in sé l’essenza delle diversità. Per impegnare sempre più le coscienze verso un dialogo responsabile ed etico.